Per Monreale: l’UNESCO non attende. Un sollecito all’amministrazione comunale

 

Rimane inspiegabile ed incomprensibile constatare che l’Amministrazione Comunale ad oggi non ha predisposto un Piano attuativo che interpreti in concreto le richieste avanzate dall’UNESCO, probabilmente perché si ha la consapevolezza che in un modo o nell’altro il Duomo di Monreale entra lo stesso a pieno titolo a fine giugno nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Onde evitare parole al momento non appropriate ed entrare nel merito della questione, proviamo ad ogni modo a guardare in faccia la realtà ed ipotizzare che sia ancora possibile adoperasi in tal senso.

A nostro avviso sarebbe sufficiente che l’Amministrazione rivolgesse la propria attenzione ai Comuni Siciliani che prima ancora di Monreale hanno avuto modo di organizzarsi ed hanno gestito un progetto che accompagnasse l’entrata dei monumenti della loro città in ambito UNESCO.

Progetti, predisposti appositamente a misura e a dimensione della loro città aventi come riferimento le indicazioni formulate nelle linee guida della Commissione UNESCO.

Quel che fino ad oggi i cittadini Monrealesi registrano è che il Comune di Monreale, nonostante in occasioni diverse abbia incontrato la Commissione, poco o nulla ha finora realizzato in proposito.

Il prof.Martin Almagro, presidente della commissione, allorchè giunse a Monreale il 25 settembre del 2014, appositamente per ammirare i capolavori d’arte, d’architettura, scultura e mosaico, lascito del re Normanno di Sicilia Guglielmo II, ebbe modo sicuramente di osservare l’ambiente circostante che gli stava intorno, non tanto il percorso ufficiale oltre monumento stesso, avendo modo di osservare personalmente le reali condizioni in cui versa il centro antico di Monreale.

Situazione non sicuramente delle migliori specialmente riguardo il decoro, l’igiene ambientale, la vivibilità, la gestione e il mantenimento dei monumenti e degli spazi pubblici, attanagliati in una morsa convulsa e caotica di una mobilità veicolare eccessiva rispetto all’ambiente.

Questioni non di secondaria importanza, che investono i residenti e soprattutto i visitatori che giunti a Monreale ad ammirare e conoscere il nostro splendido patrimonio monumentale, le bellezze a noi tramandate restano coinvolti dallo stato di incuria e poca sicurezza che la Cittadina offre.

Situazione che non va sottovalutata affinchè la candidatura di Monreale prenda lo slancio dovuto ed avere una conferma definitiva o in alternativa per un rinvio a data ancora da venire.

Restando ai fatti possiamo solamente auspicare per il bene di Monreale che il tempo che resta a disposizione fino a fine giugno, la Municipalità di Monreale lo gestisca proficuamente, portando a compimento gli impegni assunti dall’Amministrazioni Comunale passata con l’UNESCO in modo da scongiurare che per causa di incapacità e soprattutto di disorganizzazione, la Cattedrale ed il chiostro dei Benedettini tardino a fare parte della lista dell’UNESCO.

Il nocciolo centrale della questione si può così sintetizzare:

– fare il possibile, affinchè Monreale si presenti agli occhi di residenti, turisti e visitatori, quale città pulita, decorosa, gestita bene, organizzata con servizi di accoglienza e ospitalità ai turisti e viaggiatori all’altezza della situazione;

– fare in modo che Monreale sia presentata come una cittadina a misura d’uomo, vivibile, sicura, in modo tale che i visitatori portino con sé un buon ricordo in generale;

Quel che Monreale in questo momento non è.

Comprendiamo che le cose non possono realizzarsi dall’oggi al domani, ma è pur vero che non solo è possibile immaginarle, ma che è venuto il momento di porvi riparo per attuarle.

Ed allora almeno perché non tentare di allontanare il traffico veicolare dalle zone prossime al Complesso Monumentale, senza fare sconto alcuno a coloro che ritengono che sia un fatto del tutto normale far sostare il proprio autoveicolo al lato del monumento, a ridosso ed accanto l’imponente basamento absidale che sorregge le splendide absidi della Cattedrale Normanna, nonostante i divieti di sosta presenti.

Via Arcivescovado, via Cappuccini, le strade simboliche di Monreale, da tempo trascurate e abbandonate, basta osservare la sola pavimentazione sulle quali si aprono gli ingressi della sede arcivescovile e del palazzetto reale (l’ex seminario) sede della prestigiosa biblioteca “Torres”, poco distanti il suggestivo abitato d’impianto tipicamente medievale del rione “Ciambra”.

Provate ad immaginare solo per un istante come sarebbe tutt’altra cosa vedere le piazze, i vicoli, i cortili del centro storico, puliti, adorni di vasi colmi di fiori, senza l’immondizia e le erbacce che cresce ai bordi della strade.

Pensate ad immaginare il quartiere Pozzillo, con le scalinate, i vicoli e i chiassi puliti e ordinati, la fontana più antica del paese, zampillante d’acqua, senza la melma putrida, che fuoriesce dalle pareti e si riversa sul selciato. Vedere la fontana restaurata, gradevolmente illuminata, senza auto che sostino sullo slargo adiacente e lungo la via Veneziano in dispregio dell’ambiente e della segnaletica di divieto.

Immaginate i diversi percorsi che si diramano e conducono al Santuario della Collegiata, meta di pellegrinaggio al Santissimo Crocefisso, <<simulacro venerato da tre secoli e ottantanove anni>> anche da cittadini non Monrealesi, spazzati a dovere, che sanno di odore di zagara di limoni e aranci e non dell’odore nauseabondo che si disperde per aria; e questo non solo qualche giorno all’anno, nei giorni della festa del Paese, dall’uno al tre Maggio, ma tutto l’anno.

Provate ad immaginare, le vie, le piazze, sgombre di autoveicoli, con i cestini getta rifiuti ad ogni angolo della città, i dissuasori mobili telecomandati che impediscono agli autoveicoli di valicare le aree pedonali, a poter disporre di contenitori di sabbia, utilizzati per le cicche delle sigarette, le scodelle d’acqua fresca appositamente mantenute per dissetare i cani; la segnaletica turistica e stradale posta nei luoghi appropriati, i muri storici di chiese e palazzetti non più imbrattati da scritte, girigori e manifesti pubblicitari.

Via D’acquisto, la strada panoramica di Monreale, mostrare sui pennoni issate le bandiere degli Stati dell’ Unione Europea fluttuanti al vento, box turistici accogliere e fornire notizie ai viaggiatori, gabinetti pubblici decorosi aperti sia di giorno che di sera.

Fare in modo che il solo parcheggio pubblico che Monreale dispone <<che doveva intitolarsi al prefetto e generale Carlo Alberto dalla Chiesa>>, venga adeguatamente utilizzato affinché si eviti quell’incivile sosta selvaggia che caratterizza il modo di vivere monrealese.

E continuiamo a chiederci increduli, com’è possibile che nessuno non si sia mai chiesto perché tutto questo finora accade ancora?

Insomma perché non si pone fine definitivamente a questo caos, a questo disordine, allo spaventoso degrado imperante al quale tanti assistono, in modo indifferente senza poter far qualcosa. Perché a questo inutile ed esagerato disordine, non si contrappone un ordine, non si offre un senso rinnovato di civiltà, e si continua imperterriti a far tutto questo, come se nulla fosse?

E allora vediamo quale sforzo possibile deve compiere una Pubblica Amministrazione per il bene di questa nostra amata, piccola città? Ed infine interrogarsi, perché prevale un disinteresse per tutto questo, specialmente se è vero come in giro si dice che c’è bisogno, c’è necessita di guardare avanti e superare questo modo di vivere incivile e arrogante.

Cosa aspettano ancora il Sindaco e la Giunta ad affrontare i problemi che riguardano, l’ambiente, la sostenibilità ambientale, il il restauro di quelle poche e belle sculture poste all’aperto, che gli uomini illuminati del passato ci hanno voluto tramandare?

L’esecutivo, il Consiglio Comunale provi a fare uno sforzo in tal senso, si occupi del restauro di queste opere, provvedano ad incentivare e sostenere il turismo, il commercio, l’artigianato locale.

Perché non costruire un progetto organico che riguardi il decoro urbano, la tutela, la salvaguardia e la conservazione dei beni architettonici e monumentali, il patrimonio che la città possiede?

Provate a migliorare Monreale, risanate il centro antico, rigenerate la periferia, rivalutate ogni spazio, ogni luogo, ogni angolo di verde, piazzetta e vicolo esistente.

Almeno l’Amministrazione Comunale provi e affronti al più presto questi temi e soprattutto perché non iniziate a dibattere in merito?

Problemi che trovano una soluzione, soltanto se si traccia un percorso adeguato, solo se si affronta una volta e per sempre l’annoso irrisolto problema della gestione dei rifiuti solidi urbani, se s’interviene a realizzare la raccolta differenziata a mezzo del porta a porta.

Provvedete a mettere in atto la cosiddetta “ordinaria manutenzione”, abbandonata da oltre vent’anni e più con l’intento di mantenere pulite, ordinate, decorose le vie cittadine.

Provate ad immaginare un progetto generale che provveda ad imbrigliare le acque a monte dell’abitato.

Interessatevi di pulire le caditoie stradali, restituite i marciapiedi ai cittadini, derattizzate in modo da evitare che topi e ratti si riproducono, trovino rifugio nelle fognature. Igienizzate le strade, i luoghi maggiormente frequentati.

Preoccupatevi ed intervenite ogni qual volta un gradino si spezza, si deteriora, utilizzante materiali consoni, adatti al ripristino, evitate danni ulteriori da venire, al patrimonio pubblico e soprattutto alle persone, ai cittadini.

Introducete quanti più alberi possibili, piante adatte all’ambiente, reinserite la vegetazione indigena, fate pulire e restaurare le fontane, mostrate cura e attenzione.

Una sola cosa vi diciamo, non perdete tempo, fate presto perché il tempo che avete innanzi trascorre presto.

Fate in modo che ogni ferita, procurata, prodotta inflitta alla città e all’ambiente si rimargini tempestivamente.

Trovate interesse, soluzioni adeguate a questi temi, a questi argomenti, lavorate per la Città, conferite dignità a Monreale e ai cittadini monrealesi, non fate distinzione alcuna fra centro e periferia, provate a cambiare l’immagine negativa che Monreale detiene immeritatamente.

Inviate segnali positivi, specialmente in un momento tanto importante, speciale per Monreale. Annoverate Monreale a pieno titolo in ambito UNESCO, non a parole ma con i fatti, fate in modo che la candidatura non si allontani.

Provvedete ad una manutenzione ripetuta, non di facciata, limitata a qualche singola via cittadina, annunciate buoni giorni da venire, procedete a pensare ad una accurata programmazione, delle cose da fare, fatevi strada, senza pronunciare parole vuote, ripetute, prive di senso, avendo modo sempre e comunque di coinvolgere attivamente la cittadinanza.

Favorite quanto più possibile il confronto, il dibattito pubblico, la discussione sulle problematiche che riguardano la città e i cittadini. Siate interpreti delle critiche, interpretate il dissenso, fatevi carico dei bisogni, dei sogni, dei desideri dei cittadini, realizzate nei fatti e in concreto le cose che si devono fare, e non asserite che le cose non si possono realizzare.

Fate sì che Monreale si trasformi in una grande isola pedonale, una cittadina nella quale la gente, i cittadini, i bambini, i diversamente abili si possono muovere liberamente, senza preoccupazione alcuna; provate tutto questo non solo ad immaginarlo ma fate in modo che realmente possa avvenire non uno, due o tre giorni, ma tutti i giorni dell’anno.

I Monrealesi per prima vi saranno grati, provate ad immaginare l’UNESCO.

Natale Sabella

Presidente di Monreale Futura Città e Territorio

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