Le mille e una…giravolta.

poltrona arlecchino

 

Vai alla voce poltrona!

 

A Monreale qualcuno cerca di confondere le idee dei cittadini.

Non serve di certo ai Monrealesi conoscere la stentorea querelle tra Drs (Democratici e Riformisti per la Sicilia) e PD sul sostegno alla candidatura di Arcidiacono a sindaco di Monreale perché non siamo certi del fatto che ai Monrealesi possa importarne qualcosa. Infatti non si capisce la necessità di coinvolgere la politica regionale nelle vicende cittadine. Riteniamo che per i Monrealesi sia più utile mettere a fuoco le vicende politiche di Alberto Arcidiacono nel nostro paese, piuttosto che stabilire chi sia il suo sostenitore più fervido e appassionato a livello regionale.

Per i Monrealesi  l’attuale Presidente del Consiglio Comunale ha fatto parte della maggioranza consiliare che ha appoggiato e appoggia tutt’ora l’amministrazione Di Matteo. Se andiamo a guardare la composizione dei gruppi consiliari, il suo nome figura tra quelli del PDL, gruppo che, a quanto ci risulta, sostiene l’attuale sindaco, e dal quale il Dott. Arcidiacono non si è ancora autosospeso. Quindi, risulta sterile la discussione su chi lo sostiene politicamente a Monreale, se centro dell’argomentazione è l’appartenenza politica del candidato sindaco.

Sulla matrice politica del candidato Arcidiacono infatti ci sono evidenti testimonianze.

Ricordiamo tanti eventi che testimonierebbero la sua partecipazione, quanto meno emotiva, alle scelte dell’attuale amministrazione. Lo ricordano i giornali monrealesi come FIRMATARIO di un documento di sostegno a Di Matteo quando questi si è dovuto difendere da una mozione di sfiducia  presentata da una parte cospicua dell’aula consiliare. In quella circostanza i firmatari del documento si dicevano addirittura stupiti di fronte a tale atto politico e parlavano di demagogia politica di coloro i quali volevano debellare la minaccia Di Matteo. Addirittura gli stessi firmatari si facevano testimoni dell’onestà, del rigore, dell’altruismo che profondono quotidianamente il sindaco e gli assessori, elogiandone l’impegno, la serietà, il senso di responsabilità che l’amministrazione aveva mostrato nelle scelte impopolari che era costretta ad assumere.

Questo accadeva circa un anno fa di questi tempi, e in virtù di ciò nessuno potrebbe seriamente affermare che il Presidente del Consiglio non c’entri nulla con l’attuale amministrazione.

In tempi più recenti, successivamente alla presentazione della candidatura autunnale dello stesso Arcidiacono  (poi … chissà perché l’ha ripetuta in primavera), il sindaco dimostrava al suo EX collega un affetto che andava oltre le vicende politiche, e gli ricordava di aver condiviso con lui la splendida campagna elettorale del 2009, ma anche tutta l’azione politica portata avanti sino a quel momento votandone tutti gli atti (parola di sindaco …): incontrovertibile testimonianza di comunione di intenti, nell’interesse (si fa per dire …) dei cittadini.

L’attuale Presidente del Consiglio si sarà ricreduto, qualcosa o qualcuno gli avrà fatto aprire gli occhi sul pessimo lavoro che egli, anche se non direttamente, ha svolto nei confronti della Città, avendo sostenuto (lo ripetiamo …) le scelte dell’attuale amministrazione. La sensazione che ciascun monrealese potrebbe provare è che Arcidiacono voglia prendere le distanze da Di Matteo per questioni di opportunità politica, avendo percepito il malcontento popolare nei confronti di un primo cittadino colpevole di cinque anni di pessima amministrazione, anzi di non-amministrazione.

Non sappiamo se i Monrealesi condividano ciò che diciamo. Secondo noi è l’ennesima dimostrazione di come la politica monrealese giochi con i disagi dei cittadini, e non essendo in grado di dare risposte certe sui problemi della gente, ciascuno tenta di percorrere strade alternative, che possano consentire di mantenere la poltrona su cui si è seduti.  Pur di non farsi assimilare a una amministrazione mal voluta da tutti, Arcidiacono si smarca, prendendo le distanze dal sindaco, e si slancia verso la sinistra cittadina, sostenuto da una compagine (appunto il DRS) che a livello regionale governa col PD; egli, Alberto Arcidiacono, che era stato eletto nelle liste del PDL (poveri elettori che avevano creduto in lui …).

Quando leggiamo le dichiarazioni del deputato Lo Giudice, uno che di trasformismo politico se ne intende, un Monrealese ma non troppo a detta dello stesso Di Matteo che lo conoscerà meglio di noi (noi a Monreale non l’abbiamo mai visto), uno che aveva recentemente ammesso con sincerità e passione a tutti i Monrealesi che da vent’anni a questa parte (cosa che sosteniamo pure noi con forza  … guarda caso) su Monreale è caduto l’oblio e che la città è in ginocchio (evidentemente anche lui non si ricorda dei trascorsi politici del suo delfino), comprendiamo quanto disinteresse ci sia tra i politici altolocati nei confronti della nostra cittadina. Infatti egli elogia il suo candidato alla poltrona di sindaco di Monreale sostenendo che Arcidiacono “non ha mai alzato i toni e centrato il dibattito su temi e proposte”. Ma dove sono i temi e le proposte a cui allude Lo Giudice? Se ci fossero temi e proposte, ci avrebbe fatto piacere commentarle, visto che Monreale Futura va dicendo da mesi che il destino politico dei Monrealesi si gioca proprio su un confronto tra idee e proposte di governo. A meno che Lo giudice non faccia riferimento al solito, vuoto, elenco di problemi ai quali ancora nessun candidato sindaco, tranne il nostro, ha affiancato soluzioni concrete.

E diamo atto, invece, al suo più importante alleato, Marco Intravaia, il quale con molta coerenza partecipa alla costituzione del nuovo partito di Angelino Alfano, uno che con la sinistra non ha nulla a che vedere. Almeno lui riconosce la propria estrazione politica come di matrice di centro destra, in coerenza con le ultime sue scelte che lo hanno visto assessore della giunta Di Matteo, almeno fino a quando, sempre con estrema coerenza, non ne ha condiviso alcune scelte e si è dimesso. Ma egli resta pur sempre nell’alveo della compagine politica che amministra il paese.

Quindi, un Arcidiacono di sinistra per opportunità politica e un Intravaia di centro destra per naturale inclinazione politica ….bella alleanza.

Monreale Futura

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